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Eleganza androgina: vestire Dandy al femminile tra Tradizione e Tendenza.

  • Immagine del redattore: Terry
    Terry
  • 10 set
  • Tempo di lettura: 10 min
Donna vestita stile Dandy

Storia, stile: come lo stile maschile é tornato protagonista nel mondo femminile.


La stagione fredda si annuncia attraverso un nuovo alfabeto estetico fatto soprattutto di nostalgie sartoriali e bisogno di coprirsi, di reazione ma anche di conservatorismo come il segno di questi tempi.


È tornato il Dandy ed è anche donna, uno stile che guarda al passato, non conosce genere ne razza ne età: sono donne che hanno fatto della bellezza un’arte.


Questa tendenza sarà la nota più evidente e facile da copiare per la prossima stagione.

L’eleganza maschile torna a influenzare il guardaroba femminile, quello di una femminilità che gioca con l’identità e sceglie sartorialità come codice di stile.


Lo stile androgino è sempre stato molto apprezzato dalle donne di carattere e adottato negli anni da dive holliwoodiane fino alle passerelle dei nostri giorni.

Tailleur sartoriali con camicia e cravatta sono finiti sui giornali ultimamente ed è stato il tema del Met Gala di quest’anno, l'evento che Anna Wintour, direttrice di Vogue America, organizza ogni anno a tema.

Come sempre Anna Wintour sa interpretare la moda contestualizzandola alla storia, così come lo è sempre stata.


Il Costume Institute, il dipartimento dedicato alla moda del Metropolitan Museum di New York, ha annunciato che dedicherà una mostra alla storia dei “black dandy”, cioè al particolare abbigliamento, curato ed elegante, che alcuni uomini afroamericani cominciarono a indossare a partire dal XVIII secolo.


Le mostre del Costume Institute non solo influenzano l’industria della moda ma raggiungono molte persone in tutto il mondo grazie alla serata di inaugurazione, il famoso Met Gala, a cui partecipano stilisti, modelle, giornalisti, politici e le celebrità del momento, indossando vestiti eccentrici di cui si parla per giorni.


Vi racconto un po’ di notizie in merito alla storia del vestire maschile in stile dandy prima di darvi i consigli su come metterli in pratica.


Il dandismo è un comportamento che si diffuse nei primi decenni dell’800 soprattutto in Francia ed Inghilterra. La sua regola era quella di ostentare eleganza nei modi di vestire esasperando l’individualismo.

Non era solo moda ma un comportamento: i dandies cercavano in ogni modo di distaccarsi dalla borghesia che definivano mediocre e troppo attaccata al denaro,


Il dandismo è un fenomeno culturale che prende origine in epoca regency

grazie a un uomo dell’alta società inglese, Lord Brummell che per la sua mania per l’abbigliamento, accessori e la loro personalizzazione ossessiva venne chiamato Beau che in francese significa bello.


Lord Brummell

Lord Brummell detto 'beau'


Questo ironico appellativo prese il significato di uomo curato, di un bel ragazzo.

Beau Brummell non fu solo icona di stile ma anche un politico sfruttando il suo aspetto per ottenere visibilità e potere.


Lord Byron

Lord Byron


Addirittura Lord Byron disse 'preferirei molto di più essere Brummel piuttosto che Napoleone ‘.

Brummell seppe influenzare l’alta società e il Granduca di York, il reggente, che impostò a sua somiglianza il guardaroba e il modo di vivere. Questo fu anche la ragione per cui dovette andarsene dall’Inghilterra perdendo tutti i suoi beni e costretto all’esilio.

Vero é che tra le abitudini del vero dandy c’era anche il disprezzo del denaro che veniva da loro sperperato.


I dandies rivoluzionarono un’epoca: dopo il settecento, con le sue mode rigide e impiccate, il dandy sceglie di indossare abiti diversi dedicando attenzione a dettagli, stoffe e abbinamenti.

Tuta la vita viene dedicata a creare n’immagine arrivando ad indossare anche il corsetto per poter portare giacche molto attillate: smesse le parrucche si doveva pur fare qualche altro sacrificio.


Il Dandy é il frutto della reazione ad un mondo fatto di regole rigide e fornisce la chiave per comprenderne la successiva fase Vittoriana di cui Oscar Wilde fu il massimo esponente.

Egli viveva la propria vita come un'opera d'arte, alla ricerca del piacere e scioccando le persone con affermazioni e comportamenti scandalosi: usciva sempre accompagnato da un ragazzo che aveva come amante.


Oscar Wilde è il suo giovane amante.

Oscar Wilde e il suo amante


In quel periodo questo ‘movimento’ si affaccia anche in Francia e in Italia e si insinua proprio dove l’aristocrazia si sgretola e la democrazia non è ancora fortificata.

Lo stile dei dandy influenza anche movimenti come il simbolismo, i poeti maledetti, gli scapigliati fino al ‘male di vivere’

Il dandy deve aspirare ad essere sublime: 'deve vivere e dormire come davanti a uno specchio' scriveva Charles Baudelaire.



Charles Baudelaire

Charles Baudelaire


Ci furono anche i Dandy neri per i quali i vestirsi eleganti era un modo per ribaltare gli stereotipi molto razzisti dell'Ottocento,


Giovane Dandy nero

La storia dei dandy neri è poco conosciuta e inizia nel XV e XVI secolo con la tratta degli schiavi africani, quando le famiglie facoltose e aristocratiche europee importavano ragazzini dall’Africa, li istruivano e li vestivano con livree eleganti come fossero dei servitori da compagnia.


Divenne una moda ancora più radicata nell’Inghilterra del Settecento, quando alcuni schiavi neri venivano vestiti con abiti ricercati per ostentare la ricchezza dei proprietari, come fossero degli oggetti di lusso. Erano anche ritratti in dipinti, stampe e vignette satiriche, che a volte lodavano altre criticavano i bianchi che cercavano di “addomesticare” i neri attraverso abiti raffinati.


Schiavo americano vestito elegante
Uno schiavo Dandy che copre con l'ombrello la sua padrona


Negli Stati Uniti gli schiavi africani vivevano in condizioni diverse rispetto a quelle in Europa: non erano solo qualcosa di esotico da mostrare in casa ma sfruttati in massa nelle piantagioni.

Chi si vestiva bene lo faceva per affermare la propria dignità nelle occasioni speciali, come la messa della domenica, i matrimoni, oppure per indicare che erano uomini o donne libere, soprattutto nelle grandi città dell’Est.


A volte era un modo per festeggiare proprio la liberazione da schiavo a uomo libero.


Comunque sia, nell’Ottocento,  gli uomini neri vestiti bene erano visti come una minaccia perché sovvertivano le aspettative che la società razzista dell’epoca aveva sulle persone nere: cioè che fossero povere, trasandate e sessualmente promiscue.


Era invece un gesto di riscatto, un modo di dimostrare nei fatti di non essere inferiori ai bianchi e un tentativo di inventare una nuova identità per un intero gruppo sociale fino a quel momento associato all’umiliazione della schiavitù o all’essere thug: brutale, pericoloso e teppista.


Gruppo di giovani Dandies neri

I dandy neri avevano una dimensione politica, sociale e comunitaria rispetto a dandies  bianchi statunitensi ed europei, che volevano soprattutto ribellarsi al conformismo e all’etica borghese dell’epoca affermando la propria unicità.


La figura del dandy nero ebbe una certa importanza anche in Africa, come per i sapeur congolesi’ che ai tempi del colonialismo francese si vestivano in modo elegantissimo anche se avevano pochi soldi, e con gli swenkas, operai zulu che si sfidavano  in gare di stile.


Dandy di colore a Londra
Un Dandy nero a Londra oggi

Un aspetto interessante del dandysmo nero è la sua influenza sul modo di vestire contemporaneo sia attraverso suoi esponenti – come per esempio il jazzista Duke Ellington, il musicista Prince o il rapper André 3000, grazie al lavoro di molti stilisti neri che oggi reinterpretano quella tradizione. Una trentina di loro è presente anche nella mostra del Costume Institute, tra cui Grace Wales Bonner, Virgil Abloh,


Gli uomini non erano gli unici dandy: la storia delle donne dandy é spesso dimenticata.


Ci furono infatti donne nella storia che erano dandy ma sono storie poco documentate e volutamente dimenticate.


Cristina, regina di Svezia, che regnò dal 1632 al 1654, era nota per la sua presentazione mascolina e perché si rifiutava di sposarsi. Pur avendo accesso ad abiti raffinati aveva una predilezione per capi tradizionalmente maschili come cravatte e toques.


Cristina regina di Svezia

Col tempo, le donne che incarnavano lo spirito del dandismo si guadagnarono una terminologia propria, quella di "quaintrelles" e "dandizettes". Ma non incarnavano necessariamente le qualità maschili che i dandy abbracciavano, ma piuttosto l'eccentricità e la dedizione all'estetica.


L'Età del Jazz introdusse altre donne che abbracciavano l'abbigliamento maschile, molte delle quali appartenenti alla comunità queer.


Nel pieno del Rinascimento di Harlem, cantanti blues come Gladys Bentley e Ma Rainey rappresentarono il dandismo.



Dall'altra parte dell'oceano, anche la scrittrice Radclyffe Hall abbracciava il dandismo. Grazie a una grossa eredità, Hall poteva contare su una maggiore indipendenza rispetto a molte altre donne dell'epoca. Scelse di non sposarsi e di non indossare abiti femminili, venendo spesso ritratta in abito e cravatta.




Salmé DeLarverie portò avanti la tradizione nell'era dei diritti civili. DeLarverie si esibì nella leggendaria Jewel Box Revue come drag king, tendendo a indossare abiti neri e fuori misura.


La sua stessa vita fu un manifesto dandy, dalle amicizie leggere e scandalose all’assoluta libertà (non è un dettaglio) nelle disposizioni economiche.



Salmé DeLarverie

Era ricca e spendeva in lussi inutili, come l’amico Robert de Montesquiou, idolo di Proust.


La dandy donna, anche se largamente non rappresentata, rimane culturalmente rilevante fino ad oggi: lo stile dandy non è solo un retaggio del passato maschile, ma una vera e propria dichiarazione di eleganza moderna anche per la donna contemporanea.


C'é un ritorno deciso a questo stile ricercato, che si evolve in chiave femminile e luxury. Linee sartoriali, tessuti pregiati e dettagli sofisticati danno vita a outfit audaci, raffinati e dall’identità forte.


Com’è lo stile dandy al femminile e quali sono i nostri consigli in chiave luxury per vestire secondo questa tendenza?


Monica Bellucci in stile Dandy
Monica Bellucci

Lo stile dandy al femminile è ricerca di elementi presi dal guardaroba maschile: gilet, pantaloni, cappello e stoffe dal gusto retrò e un po’ british, ma rese sensuali e femminili.


Il Dandy Style, infatti, non è solo un modo di vestire, ma un vero e proprio lifestyle.


Il dandismo è un modo di pensare e comportarsi, al punto che, se lo distacchiamo dal contesto storico in cui si è sviluppato, continua comunque ad avere un significato, seppur a distanza di tempo.


Ma cosa distingue maggiormente lo stile Dandy? Sicuramente la cravatta, il gilet e la camicia con i gemelli sui polsini, il cappello, il guanto, il fazzoletto, la scarpa stringata e le fantasie dei vari elementi.



Ecco i capisaldi del dandismo al femminile:


Tailleur strutturati e completi coordinati




Al centro dello stile dandy femminile troviamo il tailleur, interpretato in chiave couture.

Vestitevi con giacche doppiopetto dalla linea maschile con tagli oversize e spalle marcate; abbinatele a pantaloni palazzo o gonne midi a matita strutturate.

Il tailleur o la giacca monopetto sono meno identificativi dello stile androgino.

Il completo monocromatico in colori eleganti come nero, grigio perla e bianco avorio

sono sempre dei must-have per gli eventi mondani o gli incontri con le amiche.


Scegliete capi di alta qualità e dal taglio impeccabile. Le dandy sono attente alla qualità dei tessuti e alla vestibilità dei capi, preferendo capi sartoriali che si adattino perfettamente alla loro figura.



Camicie maschili e cravatte di seta


Lo stile dandy al femminile trasforma con grazia l’estetica maschile tradizionale dove puoi giocare con gli accessori iconici come le cravatte di seta stampata, le regimental a righe, annodate con eleganza sopra abiti o camicie a righe, oppure portate sciolte per un look più rilassato ma estremamente ricercato.

Indossa camicie sartoriali dal taglio maschile reinterpretate con colli maxi, polsini doppi e plissettature leggere.

Le cravatte puoi rubarle al partner o acquistarne da donna con ricami o spille decorative.


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Gemelli per camicia: presi dal guardaroba del partner sono dettagli raffinati che possono essere indossati con camicie bianche o nere per un tocco dandy.



Pantaloni a vita alta e bermuda sartoriali



Se vuoi abbracciare il dandy style in chiave femminile non rinunciare ai pantaloni: vita alta, taglio ampio o leggermente carrot, in tessuti morbidi e traspiranti.

I colori di tendenza spaziano dal beige sabbia al verde oliva, fino al fumo Londra e al nero lucido per la sera.


Il fumo di Londra mi ricorda molto gli anni '60!


Tailleur pantalone 'fumo di Londra'
Tailleur Armani colore 'fumo di Londra'

Gilet, panciotti e dettagli vintage.




Il gilet è uno degli elementi chiave dello stile dandy donna. Li puoi portare in versione coordinata con il completo o spezzato, sopra camicie fluide o top in seta.

I modelli più azzeccati sono in lana estiva, tessuti gessati o maglia con bottoni in madreperla o finiture in contrasto; anche il classico gilet di lana con zip da uomo diventa stiloso su di te.


Aggiungere un gilet al tuo look è una scelta di stile raffinata e moderna, capace di trasformare anche l’outfit più semplice.


Scarpe: eleganza eclettica



Le calzature che meglio si abbinano allo stile dandy sono senza dubbio mocassini in pelle lucida, stringate bicolore o tipo oxford I modelli che devi scegliere devono avere un design pulito magari impreziosito da dettagli preziosi come borchie, frange in seta o suole colorate.


Scegliete calzature di qualità: la donna dandy non trascura mai l’importanza delle scarpe, che devono essere di alta qualità e dal design raffinato,


Gli accessori sono poi i veri protagonisti



Cappelli a tesa larga, papillon, foulard in seta stampata e borse rigide dalle forme vintage.




Anche gli occhiali da sole seguono lo stile retrò: montature spesse, lenti tonde o squadrate in colori ambra, tartarugato e nero laccato.




Le spille vintage da donna sono un modo unico e originale per completare il tuo look e aggiungere un tocco di personalità e stile retrò alla tua immagine.


Calze a righe o a pois: un dettaglio divertente e retro che può aggiungere un tocco dandy al look.


Tessuti pregiati e colori sofisticati


Il dandy style femminile si riconosce anche dai materiali: gabardine leggero, cotone egiziano, seta twill e cotone satinato sono la scelta più raffinata

.

Le tonalità più in voga spaziano dal blu notte al tabacco, dal panna al verde salvia, fino a nuances più decise come il rosso scuro e il mocha mousse, che quest’anno domina anche negli accessori.


L’anima genderless del dandy moderno: una delle caratteristiche più interessanti dello stile dandy è la sua natura genderless. I capi si prestano ad essere condivisi, trasformati, reinterpretati.


Il confine tra femminile e maschile appare oggi sempre più sfumato.


Conclusioni:


Lo stile dandy al femminile è una delle tendenze moda lusso più affascinanti: mai eccessivo, questo stile è perfetto per chi vuole affermare la propria identità e un gusto senza tempo.


Il mio consiglio è di sperimentare. Non temete di provare accostamenti nuovi o capi che non avreste mai provato prima: in fondo lo stile dandy nasce eccentrico e non vuole passare inosservato. Giocate con i dettagli, un dandy femminile sa che sono i dettagli a fare la differenza, perciò osate con accessori originali, come papillon, cravatte, spille da giacca e cappelli dallo stile unico. Che sia con un foulard, una spilla o un paio di calzini colorati, non abbiate paura di osare ad esprimere la vostra personalità in completa libertà.


La moda dandy femminile è uno stile dal fascino intramontabile, Seguendo i miei consigli e sperimentando con i dettagli e gli abbinamenti, potrete abbracciare appieno questo stile e creare look raffinati e sofisticati che vi faranno distinguere.


Oltre all’abbigliamento, la moda dandy femminile è anche uno stato d’animo, che richiede sicurezza e consapevolezza di sé per essere indossata con stile e personalità.


Preparati a fare tuo questo trend con intelligenza, classe e quel pizzico di ironia che ogni vero dandy non dovrebbe mai perdere.

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